Padova fra i liberi comuni del Medio Evo occupa nella storia un posto importante. Acquistata la libertà nel 1164, fece parte della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa e consolidò la sua autonomia nel Ì 175 proclamandosi repubblica. Ebbe parte agli avvenimenti del periodo più drammatico della storia, quello di Federico Il, e dovette provare per diciannove anni la tragica tirannia di Ezzelino da Romano dal 1237 al 1256. Riacquistata la libertà rifiorì col regime repubblicano che durò fino al 1318, e la città continuò a prosperare anche sotto la signoria dei Carraresi, che durò dal 1318 al 1405, salvo brevi interruzioni, durante le quali fu soggetta al signore veronese Cane della Scala ed ai Visconti di Milano. Caduta nel 1405 sotto il dominio della Repubblica Veneta, che accentrava ogni potere a Venezia Padova come le altre città del Veneto perdette la sua spiccata individualità di piccolo stato indipendente, ma non perdette affatto la sua importanza. Difatti durante la guerra della Lega di Cambray contro la Veneta Repubblica, Padova fu il baluardo di Venezia contro le milizie tedesche, che furono respinte dai soldati della Repubblica guidati dal valoroso Citolo da Perugia, e dai non meno valorosi popolani di Padova, che erano affezionati alla Serenissima, contrariamente dei nobili che parteggiavano per l'imperatore essendo gelosi della nobiltà veneziana che occupava tutte le più importanti cariche pubbliche. E fu in causa della sconfitta che subì l'imperatore Massimiliano sotto le mura di Padova nel 1509 che venne sciolta la famosa Lega, e Venezia poté ritornare potente come prima.
|
|||